L’azienda farmaceutica giapponese Shionogi ha ricevuto 375 milioni di dollari dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) degli Stati Uniti per sviluppare una terapia a lunga durata d’azione volta a proteggere le popolazioni a maggior rischio di infezione da SARS-CoV-2, il virus del Covid-19.
Il finanziamento – fornito attraverso il Rapid Response Partnership Vehicle (RRPV) nell’ambito della Biomedical Advanced Research and Development Authority (BARDA) – fa parte dell’iniziativa Project NextGen del Governo USA.
Questo programma – che dispone di un fondo di 5 miliardi di dollari – ha l’obiettivo di far progredire vaccini, terapie e altri strumenti di nuova generazione per combattere l’infezione che cinque anni fa ha causato la pandemia.
Shionogi sta lavorando su una terapia, denominata S-892216, che sfrutta la tecnologia degli inibitori della proteasi per bloccare la proteasi principale (Mpro) del virus SARS-CoV-2, impedendogli così di replicarsi all’interno delle cellule umane. È la stessa tecnologia utilizzata con successo per realizzare trattamenti per patologie infettive come l’HIV e l’epatite C.
A differenza dei trattamenti antivirali tradizionali – che vengono somministrati a infezione acquisita – S-892216 è in fase di sviluppo come terapia per la profilassi pre-esposizione (PrEP). Se messa a punto, costituirà una risorsa importante per gli individui immunocompromessi che non rispondono adeguatamente ai vaccini e o che sono a maggior rischio di esiti gravi se infettati dal virus SARS-CoV-2.
Shionogi si sta concentrando sulla realizzazione una formulazione iniettabile a lunga durata d’azione di S-892216. La pharma giapponese prevede di presentare entro l’anno la domanda di nuovo farmaco sperimentale alla FDA e di avviare gli studi clinici di fase I.
